Un villaggio protestante della Germania del Nord. 1913/1914. Alla vigilia della prima guerra mondiale. La storia dei bambini e degli adolescenti di un coro diretto dal maestro del villaggio, le loro famiglie: il barone, l’intendente, il pastore, il medico, la levatrice, i contadini. Si verificano strani avvenimenti che prendono un poco alla volta l’aspetto di un rituale punitivo. Cosa si nasconde dietro tutto ciò?
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REGIA 8.5 una regia realmente solenne,distaccata,chirurgica. nessun tipo di concessione o fronzolo. i movimenti statici e striscianti della camera di haneke restituiscono una potenza analitica e indagatrice della lentezza realmente spietata e stupefacente, credo quasi impossibile per qualsiasi regista vivente che non si chiami sukurov o kitano fino al periodo di "hana-bi" e "dolls" compresi,giusto per citare nomi di primo piano.
MUSICA 6.5 ammetto di non ricordare la presenza di una colonna sonora che si possa definire tale. certo è che l'utilizzo dei suoni ambientali è tutto tranne che casuale ma frutto di attento studio. e questo converrete che avviene solo in grandi film.
SCENEGGIATURA 8 in coerenza con il ritmo e le direttrici stilistiche del film le battute non sono moltissime,ma ognuna è perfettamente intelaiata nel suo tessuto logico-comunicativo che vuol raccontare una storia riproducendo un mondo culturale passato in modo perfettamente reale. va detto però che il testo di quest'opera oltre che limitarsi mimeticamente a un verismo coerente sono presenta anche alcuni inviti diretti a un pensare di alto livello(quando ciò non avviene semplicemente grzie alle sole immagini),come ad esempio il discorso dei figli del dottore intorno alla morte o le numerose implicazioni religiose nelle parole del pastore. straordinaria da un punto di vista linguistico è poi l'alta compenetrazione di molti differenti registri del discorso a seconda del soggetto parlante e della situazione,un aspetto che forse in molti giudicherete secondario ma che è indicativo di quanto un intento di realismo mimetico sia perseguito accuratamente.
INTERPRETAZIONI 8 nulla da dire. ma del resto un perfezionista come haneke non poteva certo sbagliare in fase di casting attoriale e caratterizzazione perfetta dei suoi personaggi,principali e non. possiamo poi discutere su chi o quali siano i migliori interpreti e quali le migliori caratterizzazioni e se tra loro coincidano in qualche e in quale maniera. menzione speciale per i bambini,tutti molto bravi,a cominciare dallo spettrale biondino della locandina.
FOTOGRAFIA 8.5 poche volte un bianco e nero è stato così visivamente splendido,incisivo ed inquitante,nemmeno quando il suo uso non era scelta formale ma obbligo tecnico,a maggior ragione quando viene usato nel 2009 in assoluta e anacronistica controtendenza. atmosfera genuinamente pesante,asfittica,malefica. in abbinamento con il comparto registico la fotografia offre un manuale tecnico moderno e assolutamente completo su come realizzare un film in perfetta coerenza con i propri intenti tematici e criteri stilistici.
CONTENUTI 8 si può dibattere a lungo su cosa il film voglia rappresentare o comunicare. dal mio punto di vista l'opera vuole presentare,descrivere e analizzare nell'ambito culturale germanico una forma di sottocultura pedagogica violenta e prevaricativa e come essa come un codice genetico riesca ad essere tramandata nella storia di generazione in generazione attraverso il mezzo dell'educazione repressivo-coercitiva,plasmando e giustificando negli uomini e fino dall'infanzia una freddezza e una propensione violenta al sadismo che nel periodo in questione avrebbero permesso a una generazione di piccoli martin e klara di dar vita al processo nazista. dunque non solo una indagine sociologica perfettamente verista di un'epoca storica ma anche un'analisi coerente del male e della violenza nellasocietà umana e dei suoi metodi di propagazione,nonchè dei suoi rapporti con la storia.
CONCLUSIONE ad oggi il miglior film dell'anno,almeno di quelli che ho visto io.